Come raggiungere gli obiettivi con le arti marziali

Tempo di lettura: 8 minuti
raggiungere gli obiettivi

Le arti marziali insegnano la tenacia, che è fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Dal sito unaparolaalgiorno.it vediamo qual’è la definizione di tenacia: “La tenacia è la fermezza nella volontà, la costanza nell’azione, la resistenza nella decisione: descrive un atteggiamento risoluto che non si scolla dal proposito e che regge ogni avversità“.

La tenacia è parte integrante di chi pratica un’arte marziale, dovendo superare i propri limiti e le proprie paure, dovendo confrontarsi con se stesso prima di tutto, per poi imparare a gestire situazioni di difficoltà confrontandosi con altre persone. Lo sviluppo della forza, fisica e mentale, è il beneficio principale che viene sviluppato dal praticante di arti marziali durante il suo percorso di crescita, e conseguentemente la tenacia.

Nella vita di tutti i giorni non sempre riusciamo in quello che facciamo al primo tentativo, e anzi dobbiamo ripetere più volte le nostre azioni per raggiungere il risultato, spesso anche minimo. Dunque, la tenacia ci insegna a continuare fino al traguardo anche se altri si sarebbero fermati al nostro posto.

La tenacia è fondamentale per proseguire nel nostro percorso, permettendo di valutare tutte le strade possibili fino a raggiungere l’obiettivo: provare, sbagliare, riprovare, e persistere fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Come allenare e migliorare la tenacia in 5 modi

Vediamo adesso qualche tecnica per allenare e migliorare la nostra tenacia tramite le arti marziali e nelle attività quotidiane.

1. Definiamo l’obiettivo

Dobbiamo decidere cosa vogliamo ottenere con chiarezza, in che modo, e in quanto tempo vogliamo raggiungerlo.

Nelle arti marziali, durante uno sparring, dobbiamo in ogni istante concentrarci su quale azione compiere o meno. Questo significa valutare se è meglio restare fermi o agire eseguendo una tecnica. Ogni azione compiuta è il risultato di una serie di calcoli che devono essere fatti, tra cui la quantità di energie che ci restano, la pericolosità dell’avversario, la distanza tra noi e l’avversario, ma anche la presenza di altre minacce intorno a noi. E’ importante definire l’obiettivo, e conseguentemente la nostra strategia.

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.” – Seneca

Vediamo qualche esempio applicato alla vita reale.

Cosa fare:

  • Voglio superare l’esame di Diritto in 3 mesi, studiando 10 pagine al giorno.

Cosa NON fare:

  • Voglio trovare un lavoro che mi permetta di guadagnare di più. Che cosa faremo per raggiungere l’obiettivo? In quanto tempo? Definiamo un piano per cercare un nuovo lavoro, ed entro quando vogliamo ottenerlo. Ad esempio, manderò 3 CV al giorno nei prossimi 6 mesi.
  • Voglio correre più veloce in sei mesi. In che modo pensiamo di correre più veloce? Definiamo un piano di allenamento. Ad esempio, ogni settimana dovrò allenarmi e correre almeno 3 giorni, e ogni settimana dovrò correre per 1 km in più.

Facciamo attenzione: gli obiettivi e il piano devono essere veritieri, e dobbiamo impegnarci seriamente per raggiungerli. Non ha senso darsi degli obiettivi esageratamente fuori dalla nostra portata, per poi dire che non siamo stati in grado di raggiungerli!

2. Dobbiamo credere in noi stessi

Bisogna credere di potercela fare, essere convinti di poter raggiungere il traguardo, sempre e comunque. Se non siamo noi i primi a credere in noi stessi chi può farlo al posto nostro? Nessuno!

In un’arte marziale durante un combattimento dobbiamo essere consapevoli dei nostri punti di forza, ma anche e soprattutto dei nostri punti deboli. Per ogni movimento eseguito dobbiamo focalizzarci su che effetto produrrà su di noi e sull’avversario, in modo da capire se è il momento giusto oppure di no per eseguire quella precisa tecnica. Ogni movimento superfluo andrà a ridurre le nostre energie.

Cosa succede se tiriamo un pugno ma non siamo convinti? La tecnica risulterà rallentata, dunque non sarà portata con la massima potenza possibile, né tanto meno l’avversario sarà intimorito.

L’obiettivo è far sì che l’avversario sia intimorito nel momento in cui percepisce anche solo il nostro movimento. Questo può avvenire solo se crediamo completamente in quello che stiamo facendo. Attendiamo il momento opportuno, e quando eseguiamo una tecnica facciamolo con la massima convinzione possibile.

Lo stesso ragionamento si applica anche ai kata nelle arti marziali. Un kata è un combattimento contro un avversario immaginario. Una corretta esecuzione di un kata avviene quando il marzialista esegue con convinzione le tecniche, gli spostamenti, il kiai (nel Karate), come se combattesse contro un avversario reale. Un allenamento costante nei Kata permette di migliorare la capacità di credere in noi.

Vediamo qualche esempio applicato alla vita reale.

Cosa fare:

  • Se dobbiamo affrontare un colloquio di lavoro dobbiamo arrivare prima di tutto preparati. Dobbiamo informarci sull’azienda o l’ente presso il quale dovremo fare il colloquio. Dovremo conoscere i requisiti della persona che stanno cercando. Il punto più importante è di credere in noi stessi, e nelle nostre capacità. Qualunque cosa facciamo, dobbiamo essere sicuri e crederci completamente.

Cosa NON fare:

  • Settimana prossima avrò l’esame di Informatica all’università. L’esame è molto tosto, e non sono convinto di poterlo superare. Anzi sono sicuro che non lo passerò tanto bocciano tantissime persone. Non sono quindi convinto di farlo, e di poterlo fare. Non so se lo farò. Errato, queste frasi devono essere trasformate in “Dobbiamo studiare sufficientemente bene per superarlo, e pensare che andiamo a fare l’esame per superarlo, NON per tentare. Dobbiamo credere di avere le conoscenze e le capacità per fare l’esame bene.

3. Alimentiamo la motivazione

Bisogna stabilire perché vogliamo raggiungere gli obiettivi, e per ognuno di essi capire se vogliamo raggiungere davvero quel traguardo con tutte le nostre forze. Se siamo in grado di alimentare la nostra motivazione interna nessuno ci potrà fermare! Diversamente la motivazione esterna ha molta meno influenza. Dunque, dobbiamo imparare ad auto-motivarci, definendo i nostri obiettivi (vedere paragrafo 1.Definiamo l’obiettivo). Per esempio il genitore che impone al figlio di studiare avrà un’efficacia minore rispetto al caso in cui il figlio sceglie apertamente di iscriversi all’università, e di voler fare una determinata professione.

Il marzialista può alimentare la propria motivazione andando a definire e a realizzare i propri obiettivi a breve e medio termine. Per poter stabilire gli obiettivi in modo ottimale dobbiamo metterci in uno stato di tranquillità mentale e fisica, in modo da poter mettere a fuoco ciò che vogliamo veramente. Esempi pratici nelle arti marziali che permettono di migliorare la motivazione, sono di definire ancora una volta obiettivi certi da raggiungere: voglio imparare un nuovo kata nei prossimi 6 mesi, voglio passare l’esame per una nuova cintura entro fine anno.

Vediamo qualche esempio applicato alla vita reale.

Cosa fare:

  • Indaghiamo dentro di noi per cercare tutto quello che suscita in noi interesse e desidero di approfondimento.
  • Dedichiamo tempo ed energie per qualcosa che è di nostro interesse.
  • Alimentiamo la nostra curiosità verso tutto ciò che non conosciamo.

Cosa NON fare:

  • Evitiamo di usare aggettivi negativi. Ad esempio, “Ho poco tempo libero, e non riesco a dedicarmi alla mia passione”. Dobbiamo trasformare la frase in “Ho poco tempo libero, devo organizzarmi per usare con attenzione e in modo proficuo a ciò che mi piace tanto.”
  • Non usare frasi demotivanti. Ad esempio, “ho provato a superare l’esame e non ci sono riuscito. Non fa per me”. Questo può essere trasformato in “Non ho superato l’esame, e devo capire come mai. Forse devo studiare di più, o forse devo trovare un metodo di studio migliore.”

Per raggiungere gli obiettivi è fondamentale avere una motivazione solida e alimentata da interessi reali per quello che stiamo facendo.

4. Creiamo sane abitudini

Dobbiamo sviluppare delle sane abitudini, che ci permettano di raggiungere gli obiettivi con facilità, come definire una routine di lavoro/esercizi da svolgere e gratificarsi al raggiungimento del traguardo.

Praticare un’arte marziale con regolarità permette di creare un’abitudine sana che svilupperà sia la parte motoria/fisica che quella mentale. Le conseguenze positive nella vita di tutti i giorni saranno innumerevoli.

Vediamo qualche esempio applicato alla vita reale che può aiutarci a definire delle abitudini sane.

Cosa fare:

  • È importante programmare la giornata appena svegli con le attività da fare, dando priorità a ciò che è più importante.
  • Se dobbiamo svolgere qualcosa che non è di nostro gradimento (es. prenotare o andare dal dentista), facciamolo subito o appena possibile. Non rimandiamo a domani ciò che può essere fatto oggi.
  • Muoviamoci il più possibile. Se dobbiamo salire alcuni piani di scale, non prendiamo l’ascensore. Se dobbiamo parlare con un collega che ha un ufficio vicino al nostro, alziamoci e andiamo da lui, non usiamo il telefono.
  • Osserviamo e ascoltiamo ciò che ci circonda. Il mondo è fatto di colori, persone, luoghi, e suoni mai sentiti prima. Abituiamoci a osservare attentamente i posti che visitiamo spesso; potremmo stupirci e trovare particolari che non avevamo mai notato.

Cosa NON fare:

  • Siamo fermi nel traffico e stiamo facendo tardi ad un appuntamento. Iniziamo a imprecare contro tutto e tutti. Errato, invece “Approfittiamo del tempo in più per chiamare un amico o ascoltare un podcast di nostro interesse. Se un collega ci risponde male, cerchiamo di capirne il motivo, e non di rispondere altrettanto.”

Impariamo a costruire delle sane abitudini fin dal mattino quando ci alziamo, e a mantenere un atteggiamento positivo verso gli altri e gli eventi attorno a noi. Questo ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo.

5. Non arrendiamoci mai!

La tenacia viene alimentata costantemente e trae la sua forza dai tutti i punti precedenti. Se mettiamo “in pausa” l’obiettivo, non lo raggiungeremo o comunque con molta difficoltà. Perciò continuare a muoversi verso la direzione corretta è la strada giusta, cercando di superare al meglio gli ostacoli che possiamo incontrare lungo il percorso. A tutti è capitato prima o poi di aver un blocco, nello studio, sul luogo di lavoro, nei rapporti interpersonali o familiari. Quello che dobbiamo fare ogni volta è capire come mai sia avvenuto tale blocco, e adoperarsi con tutte le energie a nostra disposizione per andare avanti, sempre e comunque.

“Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto hai inizio” – Jim Morrison

Un praticante di arti marziali conosce bene la perseveranza. Deve essere in grado di dosare le energie durante l’allenamento, ma anche durante un combattimento. Anche quando le forze sono prossime all’esaurimento, riesce a trovare energie latenti per rinvigorire il suo fisico e la sua mente. La pratica costante di un’arte marziale permette di forgiare un fisico robusto e flessibile, una mente fluida, e un cuore impavido.

Vediamo alcuni esempi che possono aiutare nella vita di tutti i giorni.

Cosa fare:

  • Se vogliamo ottenere qualcosa, dobbiamo impegnarci con tutte le energie. Bisogna perseverare, continuare a lottare. Se non si riesce ad ottenere ciò che vogliamo, analizziamo in modo analitico la situazione, cercando di metterci in un’altra prospettiva. Chiediamo a familiari e/o amici cosa ne pensano. Potrebbero avere un punto di vista diverso dal nostro, che può aiutarci a trovare una nuova possibilità.

Cosa NON fare:

  • Dobbiamo insistere per raggiungere gli obiettivi, ma fino a quando questo ha senso. Se cerchiamo di scalare una montagna senza allenamento, senza attrezzature da scalata, e con maltempo, non arriveremo mai alla cima! Cerchiamo di capire cosa possiamo cambiare di noi stessi, se possiamo farci aiutare da altri, se è possibile raggiungere una meta con un’altra strada. Quindi, perseverare SI, ma cercando strade diverse, insistere testardamente senza cambiare niente in quello che facciamo NO.

Proseguendo laddove gli altri si sarebbero fermati, potremo raggiungere gli obiettivi prefissati.

Conclusioni

Lo studio di un’arte marziale permette di migliorare direttamente tutti i punti precedenti, così che possiamo raggiungere gli obiettivi prefissati. In questo modo possiamo diventare più perseveranti nella vita cercando di trovare ogni volta il percorso migliore.

Se credi che sia troppo tardi per iniziare un’arte marziale leggi questo articolo!

Oss!

Ciao! Sono un informatico e karateka, appassionato da sempre di arti marziali e di cultura orientale, affascinato dal mondo della crescita personale. Amo la natura, la vita all'aria aperta, e la montagna. Sono cresciuto tra le colline del Chianti e oggi vivo a Firenze. scopri di più

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