Mito e maestria: la lezione di Amaterasu

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Amaterasu

Bentornati appassionati di bushido e arti marziali!

Oggi facciamo un passo indietro, lasciando il tatami per avventurarci nel cuore della mitologia giapponese. I miti, infatti, non sono solo favole antiche, ma custodi di una saggezza profonda che hanno plasmato la cultura, l’arte e, di conseguenza, anche i principi che guidano le arti marziali.

Parliamo di Amaterasu Omikami (天照大御神), la Dea del Sole, la figura più venerata del pantheon shintoista. La sua luce non è solo quella che vediamo nel cielo, ma l’essenza stessa della vita, della fertilità e della purezza. La sua storia, però, ci insegna che anche la fonte più brillante di energia può essere offuscata.

La caverna celeste e il ritorno alla luce

La leggenda narra che Amaterasu, ferita e disillusa dalle angherie del suo irruento fratello Susanoo, si ritirò nella Amano-Iwato, la “Caverna Celeste della Roccia”, sbarrandone l’ingresso con un masso enorme. Il mondo sprofondò in una notte eterna, il caos regnò sovrano e la disperazione si diffuse tra gli dei e gli esseri umani.

Ma gli altri dèi non si arresero alla tenebra. Non usarono la forza per costringerla a uscire, ma un’intelligenza diversa. Organizzarono un piano ingegnoso: accorsero tutti fuori dalla caverna, portando galli che cantavano l’alba anche se non era giunto il giorno. La dea Ame-no-Uzume iniziò a danzare in modo sfrenato e gioioso, con un’energia così contagiosa da far ridere a crepapelle tutti gli altri dèi.

Amaterasu, incuriosita da quel frastuono di risate e allegria, scostò appena il masso per sbirciare fuori. Gli dèi avevano posizionato uno specchio di bronzo all’esterno, e quando Amaterasu vide il proprio splendore riflesso in esso, fu talmente affascinata che gli dèi poterono afferrarla e farla uscire completamente, riportando la luce al mondo.

Il legame con le arti marziali

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Oss

Ciao! Sono un informatico e karateka, appassionato da sempre di arti marziali e di cultura orientale, affascinato dal mondo della crescita personale. Amo la natura, la vita all'aria aperta, e la montagna. Sono cresciuto tra le colline del Chianti e oggi vivo a Firenze. scopri di più

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