
Benvenuti, appassionati di arti marziali!
Questo mese ci addentreremo in uno dei concetti più enigmatici e affascinanti del Karate: l’hikite, il movimento della mano che si ritira durante un colpo.
Partendo proprio dal suo significato, i kanjii “引き手” possono essere tradotti come “mano che tira”.
A prima vista, potrebbe sembrare un gesto superfluo, persino controproducente. Ma come spesso accade nelle discipline orientali, l’apparenza inganna.
L’Hikite: Più che un semplice arretramento
L’hikite non è semplicemente la mano che resta indietro, e che non colpisce. È molto di più:
- Connessione con il centro: collega il pugno all’anca, permettendo una trasmissione ottimale della potenza.
- Caricamento a molla: permette di caricare un colpo come fosse una molla, creando una tensione che si traduce in esplosività.
- Sincronizzazione: sincronizza l’azione di avanzamento del pugno con il movimento di arretramento, creando un flusso armonico di energia.
- Focalizzazione: aiuta a evitare la dispersione della forza, concentrandola sul bersaglio.
La filosofia dell’Hikite: Dare per Avere
Ma l’hikite è anche una potente metafora filosofica. Ci insegna che: […]
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